Scegliere il regime forfettario o quello semplificato? Per gli agenti di commercio non si tratta di una decisione da prendere a cuor leggero. Occorre una attenta valutazione della propria realtà e della propria attività.  Pensando anche alle eventuali prospettive nei prossimi anni.

A livello generale il regime forfettario si differenzia da quello semplificato perchè tutti i costi sono indeducibili e il fatturato viene ridotto ad una percentuale forfettaria (62% per gli agenti) a titolo di costi presunti; sul valore ottenuto inoltre si deduce la previdenza versata nell’anno (INPS ed Enasarco) e sul netto si paga un’imposta del 15%. Quest’ultima si riduce al 5% nel caso di agente che inizi l’attività e vale i quatto anni successivi. 

Un requisito base per adottare il regime forfettario è non avere avuto nell’anno precedente un fatturato superiore a euro 85.000.   Merita segnalare che il regime forfettario consente di chiedere la riduzione dei contributi INPS a proprio carico del 35%, scelta da valutare con ponderazione perché inciderà sulla  pensione INPS.  

Per questo si diceva che occorre valutare non solo la situazione attuale,  ma anche in prospettiva futura.

Il regime semplificato, invece, prevede che il reddito imponibile sia calcolato come differenza tra il fatturato e i costi sostenuti (determinati con i criteri fiscali e quindi in alcuni casi con parziale o totale indeducibilità).

I principali aspetti che entrano in gioco nella valutazione sono:

1. L’incidenza dei costi dell’attività in proporzione al fatturato;

2. La presenza di detrazioni di imposta o deduzioni dal  reddito personale che vengono perse in caso di regime forfettario;

 3. Nel regime forfettario non si è soggetti al controllo fiscale tramite gli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità), non si hanno più gli adempimenti previsti dalle disposizioni IVA ed entro certi limiti non si è soggetti all’obbligo di fatturazione elettronica (ma dal 1/1/2024 tutti i forfettari dovranno adottare la fatturazione elettronica).

La scelta del regime forfettario in luogo di quello semplificato non è scontata e richiede una valutazione attenta della propria  situazione da parte di un professionista in grado di guidare nella comprensione di tutti gli interessi in gioco per fare la scelta giusta.

Gli agenti di commercio possono affidarsi all’ufficio CAAF Usarci specializzato nella tenuta della contabilità proprio per gli agenti di commercio. In questo modo si potrà decidere  insieme ai consulenti Usarci quale sia  il regime più indicato per ogni singolo caso.

Ci si può rivolgere al numero fisso 800 616191 oppure scrivere all’indirizzo: info@aparc.it

Su questo tema è anche disponibile una videopillola a cura del responsabile dell’ufficio Caaf Usarci al link qui sotto

https://fb.watch/iP06e5Z9rK/

 

Fonte Electomagazine