Ristè (USARCI): alle aziende servono più donne agenti

“Le agenti di commercio donna rappresentano una risorsa importante per le aziende e il mondo del lavoro. Con la loro professionalità e determinazione, contribuiscono a promuovere il commercio e l’economia.

Per incrementare questa figura è necessario intervenire su diversi fronti, sia a livello culturale che a livello pratico”.Mauro Ristè, vicepresidente vicario Usarci, non ha dubbi sulla fondamentale importanza della componente femminile nel mondo degli agenti di commercio. E, dunque, sulla necessità di rafforzare questa presenza.

“A livello culturale – aggiunge – è importante promuovere un’immagine positiva della figura dell’agente di commercio, in particolare tra le giovani donne. È necessario far conoscere le opportunità offerte da questa professione, sottolineando i suoi aspetti positivi, come l’autonomia, la flessibilità e la possibilità di guadagni elevati”. Secondo Ristè occorre combattere gli stereotipi che associano l’agente di commercio a una figura maschile, far conoscere le donne che hanno successo in questa professione, per dimostrare che anche loro possono essere agenti di commercio di successo.

“A livello pratico, è necessario facilitare l’accesso delle donne alla professione di agente di commercio, offrendo percorsi di formazione e orientamento specifici, aiutandole a sviluppare le competenze e le conoscenze necessarie per questa professione, creare un ambiente lavorativo più inclusivo e favorevole. Promuovere la parità di genere nelle aziende, per garantire che le donne abbiano le stesse opportunità di carriera degli uomini”.

Solo teoria? Assolutamente no. E il vicepresidente Usarci elenca anche le azioni concrete da intraprendere.

“Scuole e università: è importante inserire l’agente di commercio tra le professioni da conoscere e promuovere.

Associazioni di categoria (la nostra USARCI è da sempre impegnata su questo fronte): possono organizzare eventi e iniziative per promuovere la figura dell’agente di commercio tra le donne.

Aziende: possono offrire percorsi di formazione e orientamento specifici per le donne, nonché programmi di mentoring e sponsorship.

Con un impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti, è possibile creare un ambiente più favorevole alle donne e incrementare la loro presenza nel mondo dell’agente di commercio”. Tra l’altro l’Usarci dispone già, al proprio interno, del “Gruppo Donne Agenti – Usarci” che rappresenta una risposta alle esigenze di visibilità e informazione delle donne Agenti. Nella convinzione che la Donna Agente operi oggi nel mercato al pari dei colleghi uomini e condivida con questi le stesse problematiche ed esigenze.

L’aspetto per la maggior parte delle volte meno considerato è che la Donna Agente sia allo stesso tempo anche moglie e mamma, quindi con una serie di impegni di famiglia e vita privata che si aggiungono a quelli lavorativi. 

In tale contesto fatto di scadenze, alcune volte inderogabili, diventa oggettivamente difficile per la Donna Agente avere il tempo per dedicarsi ad altre attività, di certo complementari ma altrettanto importanti per la propria professione.

Basti pensare alla propria visibilità su internet, all’aggiornamento sulle novità normative nel campo della contrattualistica e previdenza, alla partecipazione a seminari di informazione/aggiornamento.

Il progetto “Donne Agenti – Usarci” risponde a queste esigenze con l’obiettivo di creare una comunità di donne Agenti, che potranno usufruire di una serie di utili servizi mirati alla visibilità, informazione, aggiornamento e interazione.

Il Progetto, nato ormai da diversi anni dall’esperienza e dalla competenza di USARCI – che opera su tutto il territorio nazionale affiancando ed assistendo sul campo gli Agenti sui temi e le problematiche dell’attività professionale (per info su Usarci visita il link www.usarci.it)

Il Gruppo Donne Agenti dispone di:

– Uno spazio di aggiornamento sui temi di interesse specifico, vendita, tramite area documentale riservata;

– Newsletter, blog tematici e/o altri servizi di web community, attivati tramite i social;

– Informazioni sulle iniziative locali di interesse per le iscritte (seminari, convegni, percorsi formativi, altri eventi);

– Accesso alle convenzioni attivate a favore del Gruppo.

A questi si stanno aggiungendo altri servizi o iniziative (nazionali e/o locali), aventi sempre e comunque come solo obiettivo quello di favorire l’informazione, la crescita professionale e lo scambio di buone prassi tra le agenti donne.

Unico obbligo, essere iscritti ad Usarci attraverso le proprie sedi territoriali.

Fonte ElectoMagazine – Enrico Toselli

 

ENASARCO – Risarcimenti per infortunio, malattia

Tra i compiti statutari della Fondazione E.N.A.S.A.R.C.O. vi è quello di dare attuazione a provvidenze previste dalla contrattazione Collettiva (gli A.E.C. ).

Gli Accordi Economici Collettivi prevedono, in favore degli agenti e rappresentanti di commercio, la stipula di una polizza assicurativa, tramite la Fondazione E.N.A.S.A.R.C.O. , che garantisca il risarcimento di somme a fronte di infortuni, malattia e ricoveri.

Nel corso degli anni, la Fondazione ha espletato il suo compito attraverso la stipula di una polizza con Compagnie Assicurative di primario rilievo, occupandosi peraltro di far da tramite tra gli utenti e la Compagnia stessa, ricevendo le richieste di risarcimento ed inoltrandole poi a quest’ultima.

Le polizze stipulate prevedevano due risarcimenti separati: il primo spettante a tutti gli agenti di commercio iscritti all’ E.N.A.S.A.R.C.O.; il secondo soltanto agli agenti di commercio le cui preponenti versavano i contributi F.I.R.R. in loro favore.

Con il tempo sono variate la modalità di gestione delle richieste di rimborso: fino al 15/4/2024 l’agente che ne avesse i requisiti doveva inoltrare la richiesta di risarcimento direttamente alla Compagnia Assicuratrice con la quale l’ E.N.A.S.A.R.C.O. aveva stipulato la polizza.

Dal 16 aprile 2024 e fino al 15/4/2025 il risarcimento dei sinistri degli agenti con almeno una mandante che versa il F.I.R.R. verranno erogati direttamente dalla Fondazione, anziché dalla Compagnia assicurativa con la quale – sino ad ora – la Fondazione stessa aveva stipulato la polizza.

Temporaneamente, la copertura “generica” (quella spettante ANCHE agli agenti senza copertura del F.I.R.R.) continuano ad essere gestiti tramite polizza assicurativa, stipulata con Compagnia esterna.

I requisiti fondamentali per poter aver diritto alla provvidenza “diretta” sono:

• almeno un rapporto di agenzia attivo

• per i rapporti di agenzia attivi, avere l’accantonamento del F.I.R.R. presso la Fondazione E.N.A.S.A.R.C.O., in applicazione degli Accordi Economici Collettivi vigenti.

Per ogni tipologia di sinistro sono previsti importi diversi, così come sarà diversa la documentazione (per lo più medica) da produrre a corredo delle singole istanze di risarcimento.

La copertura riguarda i seguenti casi:

• intervento chirurgico a seguito di malattia

• ricovero a seguito di malattia o infortunio

• degenza domiciliare a seguito di malattia o infortunio

• morte a seguito di infortunio

• invalidità permanente a seguito di infortunio.

Il risarcimento degli “eventi” è strutturato in forma di importi fissi e forfetari, distinti a seconda dell’evento

Ciò significa, ad esempio, che ad un determinato tipo di intervento chirurgico (di cui ad un elenco, c.d. “nomenclatore” previsto dalle disposizioni) corrisponde un ben preciso importo, a prescindere dalla durata del ricovero/tempo di guarigione.

Per accedere alla copertura è necessario caricare in “Area Riservata” il Modulo di Adesione (disponibile nel sito della Fondazione), correttamente sottoscritto.

Gli iscritti che inviano per la prima volta la richiesta di indennizzo devono compilare il “Modulo di adesione” , sempre disponibile in apposita area del portale www.enasarco.it .

Le denunce di sinistro andranno inoltrate dall’avente diritto direttamente alla Fondazione, tramite accesso telematico all’area riservata, entro 90 giorni dalla data dell’ ”evento”.

Rammentiamo che, per quanto attiene il ricovero per malattia o infortunio, i 90 giorni decorrono dalla data di ricovero, non da quella delle dimissioni.

E’ pertanto essenziale inoltrare correttamente e tempestivamente la denuncia di sinistro, pena il mancato ottenimento del risarcimento relativo.

Gli uffici U.S.A.R.C.I. sono a disposizione per fornire i chiarimenti necessari, nonché per curare direttamente la denuncia di sinistro.

Fonte ELECTO – Francesco Filippelli

 

 

Agenti di commercio, senza il sindacato non si ha potere contrattuale

A cosa serve un sindacato? A cosa serve quando le masse di lavoratori non ci sono più? A cosa serve in un settore, come quello degli agenti di commercio, caratterizzato da un profondo individualismo e di fatto privo di collaborazioni tra colleghi? Indubbiamente le difficoltà aumentano man mano che prevale l’illusione di poter fare tutto da soli.  Salvo, poi, invocare l’intervento degli Dei dell’Olimpo quando ci si scontra con una controparte in vena di scorrettezze o quando il governo di turno penalizza la categoria per far cassa.

Allora, immancabilmente, scatta la lamentela: dov’è il sindacato (a cui non siamo iscritti)? Cosa fa per difendere coloro che hanno sempre fatto a meno di qualsivoglia organizzazione di categoria?  E, all’improvviso, si scopre che un sindacato indebolito ha minor voce in capitolo rispetto alle organizzazioni di altre categorie che possono contare su numeri decisamente superiori di iscritti.

E non soltanto nella fase di tutela a fronte di soprusi. Perché,  ormai, il sindacato deve avere anche un ruolo propositivo nei confronti della politica. Non la triste cinghia di trasmissione di un partito o di un altro.  Bensì il sindacato come pensatoio in grado di offrire alla politica le soluzioni più adatte per affrontare i diversi tipi di problemi.

Però,  in una società che privilegia le quantità alla qualità, non basta avere idee, non bastano progetti e programmi.  Occorrono anche i numeri degli iscritti.  Occorre essere rappresentativi di realtà numericamente consistenti. In caso contrario la risposta sarà sempre la stessa: belle idee, belle proposte, ma ci sono categorie più compatte che hanno altri interessi e maggior potere contrattuale. E tra gli agenti di commercio che si muovono ciascuno per sé,  ignorando i problemi della categoria, ed i mercatali sindacalizzati, la politica sceglierà i mercatali (o i gestori delle spiagge) perché hanno una massa di manovra compatta che spaventa i partiti.

 

Usarci Venezia 75° anniversario

Nella bella cornice del Centro Cardinal Urbani a Mestre (Ve) si è svolta in data 23 giugno l’assemblea ordinaria 2023 di Usarci Venezia che ha visto nel suo ambito il festeggiamento per il 75°anniversario dalla fondazione di Usarci Venezia. 
 
Era presente il Presidente Nazionale Usarci Giovanni Di Pietro e i presidenti delle sedi locali Usarci di Belluno, Brescia, Padova, Pordenone, Trento, Udine, Verona e Vicenza. 
Sono stati premiati gli iscritti da lunga data con targa ricordo. 
 
Il Presidente della sede veneziana Alberto Anselmi ha svolto la sua relazione ricordando brevemente la storia di Usarci Venezia che con la sede di Bari costituirono nel 1949 l’Usarci a livello nazionale. 
Una targa commemorativa dell’evento è stata donata al Comune di Venezia presente con l’Assessore Laura Besio. 

Hanno svolto il loro intervento i professionisti che da tanto tempo collaborano con Usarci Venezia quali l’avvocato Giuseppe Sacco e il commercialista Fabrizio Tagliabracci.
 
Con il rinfresco finale si è chiusa la manifestazione con l’arrivederci ad altro prossimo  traguardo della storica sede  Usarci di Venezia.

USARCI entra nelle scuole superiori per formare gli agenti di commercio del futuro

Formazione.  Parola magica che tutto dovrebbe risolvere nel mondo del lavoro. Non sempre è così. 

Ed allora l’Aparc Usarci  – in collaborazione con la Camera di commercio di Torino e con altre associazioni di categoria  – ha deciso di offrire alle scuole superiori ad indirizzo commerciale un progetto di orientamento al lavoro che faccia davvero comprendere com’è cambiata l’attività degli agenti di commercio e quali prospettive può offrire ai giovani che escono dal percorso scolastico. Un progetto che è iniziato a dicembre e che si concluderà all’inizio dell’estate.

Proprio per assicurare agli studenti una visione completa della realtà,  i laboratori proposti non si limitano ad illustrare l’attività degli agenti ma sono una vera e propria scuola all’imprenditorialità. Vengono infatti  analizzate le diverse figure professionali che caratterizzano un’agenzia commerciale (imprenditore, titolare, dipendente), in modo da avere una visione realistica non solo delle capacità tecniche, ma anche degli aspetti più umani che connotano l’attività commerciale, indispensabili per la copertura delle mansioni e dei ruoli da svolgere.

I laboratori proposti cercheranno di favorire lo sviluppo di particolari competenze trasversali, quali problem solving, lavoro di gruppo, creatività, capacità di comunicazione e finalizzazione al risultato. Ma punteranno anche ad  orientare in modo concreto al lavoro o alla prosecuzione degli studi. In sintesi, l’evento deve rappresentare una grande occasione esplorativa per gli studenti, che avranno così modo di acquisire una maggiore consapevolezza del mercato del lavoro e, più in dettaglio, del settore commerciale.

Per quanto riguarda il ruolo di APARC USARCI,  i professionisti della vendita e i referenti dell’associazione sindacale  che partecipano a questo percorso illustreranno in modo semplice, pratico e diretto le modalità del lavoro, le loro esperienze professionali e personali. In particolare, gli studenti saranno spronati ad aprire diversi spunti di riflessione volti anche a comprendere la risoluzione di particolari problematiche affrontate dalle stesse agenzie durante il loro percorso lavorativo. 

Ma non ci saranno soltanto lezioni teoriche. Sono infatti previsti incontri con le imprese, proprio per comprendere la realtà confrontandosi con gli operatori.  In particolare gli studenti conosceranno  “Il Lanificio di Torino” dove sono situate cinque agenzie del settore moda e abbigliamento e la “Miravalle 1926”, un’agenzia commerciale che opera nel settore dell’import ed exportdi prodotti vinicoli. 

Le imprese  – conclude Antonello Marzolla, segretario generale USARCI  – verranno coinvolte nella condivisione degli obiettivi di apprendimento e dei traguardi di competenze, anche trasversali: ci si concentrerà in particolare sul “problem solving” che rappresenta il comune denominatore di tutti i casi di studio presentati.

Fonte Electomagazine – Autore Enrico Toselli

Il vino cambia. Devono cambiare anche vendita e comunicazione

Il mondo del vino è in continua trasformazione, sempre più veloce. Dunque deve cambiare anche il modo di comunicarlo e di venderlo. Anche perché il vino è sotto attacco da parte di salutisti politicamente corretti e dei sostenitori del mondo uniformato che odia le culture dei singoli territori.

Al Salone del Vino alcuni esperti hanno provato ad indicare le strade alternative a questa offensiva woke anche sulle tavole degli appassionati del buon bere. Incalzati da Carlo Alberto Romagnoli, avvocato junior partner Leading Law e con un master in foodlaw. A lui ha risposto innanzitutto Giovanna Garesio, produttrice dei grandi rossi piemontesi (Barolo e Barbaresco, soprattutto) ma anche di Alta Langa nella sua azienda di Serralunga d’Alba. Ed è una risposta di qualità, di passione, di cultura e di tradizione. Ma senza paura delle tecnologie, purché davvero utili. Ed ancor meno paura di affrontare i mercati internazionali che assorbono la stragrande maggioranza dei grandi rossi del Piemonte. D’altronde Barolo e Barbaresco non stanno incontrando le difficoltà che devono affrontare altri vini rossi italiani alle prese con consumatori che, a fronte di temperature sempre più elevate, cercano vini passati nel frigorifero.

Ma le tecnologie non spaventano neppure gli agenti di commercio. Lo ha assicurato Antonello Marzolla, segretario generale Usarci, il sindacato del settore. Anche perché, a suo avviso, il consumatore finale non acquista a caso i vini sulle piattaforme online. La scelta del vino, nella realtà, non è condizionata dall’onanismo intellettuale degli esperti che scrivono di retrogusto di cuoio, di sentori di frutti rossi o di fiori bianchi. Ma si sceglie un vino sulla base del prezzo e, semplicemente, sulla base di una differenza: piace o non piace.

Il lavoro degli agenti di commercio diventa quello di conoscere il vino che si va a proporre per poi far comprendere le qualità a ristoratori o gestori di enoteche.

Il problema, il vero problema, è rappresentato dal futuro. Dalla capacità di coinvolgere le nuove generazioni, di rispondere alla comunicazione faziosa dei globalisti. Facendo apprezzare il sapore del vino, ma anche facendo apprezzare tutto ciò che sta alla base della produzione del vino: uomini e donne, tradizioni, cultura, storia. E tanto amore per la propria terra.

Fonte Electomagazine


Usarci boccia il bilancio preventivo Enasarco. Ed avanza dubbi sulla correttezza dei rapporti bancari

Non è andato leggero Giovanni Di Pietro, presidente dell’Usarci, nella sua dichiarazione di voto  all’assemblea dei Delegati Enasarco.

Al di là  dei due voti favorevoli ed uno contrario, si può notare – nella dichiarazione che riportiamo integralmente più sotto – che è la bocciatura politica quella che emerge. Politica non nel senso di appartenenza partitica, ma nel senso di una gestione dell’ente per nulla trasparente e che ha sollevato i dubbi di Di Pietro anche in merito alla correttezza di alcuni comportamenti.

Dunque un voto favorevole al bilancio consuntivo ma solo ed esclusivamente a tutela degli agenti di commercio, ma voto contrario al bilancio preventivo proprio per sottolineare le gravissime mancanze dell’attuale presidenza Enasarco. Nel merito, per tutte le iniziative a favore degli agenti “dimenticate” e per “strani” rapporti con il mondo bancario, ma anche nel metodo, nei comportamenti.

Uno scontro durissimo che, sicuramente, è destinato a proseguire.

Dichiarazione di Voto dei Delegati USARCI

Signore e signori delegati,Signor Presidentemembri del collegio sindacale e degli organi di controllo,

In questa sede odierna siamo chiamati ad approvare il bilancio,il budget e il codice etico: punti sui quali intendo preannunciareil voto favorevole dell’ USARCI per quanto concerne il bilancioconsuntivo solo ed esclusivamente per ragioni di responsabilitàverso gli agenti, mentre il voto per il bilancio preventivo èassolutamente negativo; mentre, per ciò che attiene il codiceetico, seppure con qualche riserva dichiariamo il votofavorevole.Tali voti però, vengono espressi con delle qualificazioni cheriteniamo necessarie e quantomai opportune.In questo esercizio, abbiamo apprezzato un comportamentonon lineare del Presidente, e riteniamo che egli, spesso, si siasottratto ai doveri di probità, correttezza e diligenza alla cuistretta osservanza egli è viceversa obbligato.Non è mia intenzione in questa sede ripercorrere dibattiti ediatribe che si sono svolte in consiglio di amministrazione – e intale sede saranno ovviamente risolte -, come il caso dellamancata adozione del regolamento del Cda, della mancatatrasparenza su incarichi nei comitati e legali, sulle autodesignazioni illegittime cui pure abbiamo assistito con un certonegativo stupore. Che dire poi della mancata convocazionedelle parti sociali, la mancata perequazioni delle pensioni, visono circa 130 mila pensionati che attendono, che dire dellamancata valutazione di metodi e strategie per l’allargamentodella base contributiva nonostante la forte sofferenza dellafondazione sul fronte dei requisiti di legge causata dall’ormaidifficile rapporto attivi/pensionati,Infine cosa dire della mancata comunicazione della informativaministeriale 195 del 22 aprile 22 sull’ irrituale e sistematicorinnovo della commissione elettorale in contrasto conl’ordinamento?Sig. Presidente, intendo lasciare a verbale tre quesiti a lei rivoltisulla base di dati emersi da fonti pubbliche.

Il nuovo codice della strada aumenta i rischi per gli agenti di commercio

Il Nuovo Codice della Strada comporta una serie di importanti cambiamenti nelle regole della guida in Italia. Tra le modifiche più significative vi sono sanzioni più severe per comportamenti pericolosi dei conducenti oltre a nuove norme.

Cambiamenti che incidono direttamente sulla quotidianità degli agenti di commercio che dipendono dalla patente per svolgere il loro lavoro.

Pubblichiamo dunque una prima analisi dell’Usarci di Teramo che può essere di utilità per gli agenti.

1. Cellulari alla guida:

Le multe per l’uso del cellulare durante la guida sono state notevolmente aumentate, con la possibilità di sospensione della patente e decurtazione dei punti. Gli agenti di commercio che sono costantemente in viaggio potrebbero dover prestare particolare attenzione a rispettare questa normativa. L’uso di kit vivavoce e dispositivi di vivavoce è fortemente consigliato per evitare multe e garantire la sicurezza stradale.

2. Eccesso di velocità:

Le sanzioni per l’eccesso di velocità sono state ulteriormente rafforzate, e i conducenti che sono spesso in movimento per motivi di lavoro dovrebbero essere consapevoli dei limiti di velocità e delle conseguenze delle infrazioni ripetute. È importante prestare attenzione alla segnaletica stradale e utilizzare dispositivi GPS che segnalano i limiti di velocità.

3. Sosta nei posti riservati ai disabili:

Le multe per la sosta in spazi riservati ai disabili sono aumentate notevolmente, un aspetto che interessa direttamente gli agenti di commercio che devono spesso cercare parcheggio nelle zone adibite alla sosta. È fondamentale rispettare le segnalazioni stradali e cercare parcheggio nelle aree designate.

4. Piste ciclabili:

La normativa prevede anche l’espansione delle piste ciclabili, il che significa che gli agenti di commercio dovranno fare attenzione alle nuove regole quando attraversano queste strade per effettuare consegne o visite ai clienti. Mantenere una distanza di sicurezza dai ciclisti e rispettare le norme di precedenza è essenziale.

5. Revoca a vita della patente:

Nel caso di reati gravi al volante, come la fuga dopo un incidente, si prevede la revoca permanente della patente, una conseguenza grave per chi dipende dalla guida per lavoro. Gli agenti di commercio devono essere consapevoli dei rischi e adottare comportamenti responsabili alla guida.

È fondamentale che gli agenti di commercio si informino sulle nuove normative e le rispettino scrupolosamente per evitare sanzioni e mantenere la loro patente, essenziale per il loro lavoro. La sicurezza stradale è una priorità, e le sanzioni più severe mirano a ridurre gli incidenti e a garantire una maggiore tutela per tutti gli utenti della strada. Inoltre, potrebbe essere utile considerare corsi di formazione sulla sicurezza stradale per aggiornare le competenze e ridurre il rischio di infrazioni.

Fonte Electomagazine

Milano, dove gli agenti di commercio sperimentano il futuro

Milano, la Terra Promessa per gli agenti di commercio. O forse no? Indubbiamente il capoluogo lombardo è la città più dinamica d’Italia. Con una crescita superiore, nettamente superiore, a quella della media nazionale. Dunque la vetrina è estremamente affascinante. Però con alcuni aspetti decisamente meno positivi. Il primo è senza dubbio quello dei costi. A Milano si guadagna più che nel resto del Paese, anche a parità di attività (per la felicità di Enasarco), ma il prezzo di acquisto di un’abitazione o di un ufficio spegne subito ogni entusiasmo.

E, considerando il tipo di lavoro degli agenti di commercio, anche il pranzo fuori casa rappresenta un costo non indifferente. A questo si aggiungono i problemi di viabilità. Va bene che le linee di metropolitana sono decisamente più utili ed efficienti rispetto a Roma o all’unica linea torinese, ma gli agenti di commercio hanno quasi sempre la necessità di spostarsi in auto e Milano non è proprio il massimo.

Inoltre confrontarsi con Milano significa avere la capacità di cambiare in continuazione e con estrema rapidità. L’industria “pesante”, quella che era difficile da spostare e garantiva stabilità, è di fatto scomparsa o è stata confinata fuori dalla città.

Che è diventata la capitale della moda, della leggerezza anche mentale. Software e non hardware. Il terziario avanzato, i servizi, la settimana dell’arredamento ma senza le industrie dell’arredamento che restano all’esterno. L’informatica, l’intelligenza artificiale. Ed i ristoranti alla moda anche quando sono soltanto fuffa, tanta immagine e nessuna sostanza. Ma un agente di commercio non è un critico gastronomico e vende anche a chi bluffa. Magari con la consapevolezza che si sta costruendo un modello economico senza grandi fondamenta. Magari con il timore che la bolla, prima o poi, possa esplodere.

Nel frattempo, però, Milano cresce ed attrae sempre più persone in cerca proprio di questo modello di società. Più influencer e meno insegnanti che non possono permettersi un costo della vita così elevato. Più manager e meno impiegati trasformati in pendolari.

In fondo è una sfida anche questa. Affrontare la città del futuro con gli strumenti del presente. Ed il modello degli agenti di commercio milanesi diventa un simbolo del cambiamento italiano.

Fonte Electomagazine – Enrico Toselli

 

Conservatori incerti.Gli agenti di commercio si confrontano con il futuro

Conservatori incerti. Per usare le espressioni tipiche del Censis, potrebbe essere questa la definizione degli agenti di commercio che emerge dell’inchiesta condotta dall’Osservatorio Usarci relativo categoria. Il quadro, nel complesso, non è particolarmente negativo ed anche alcune delle rimostranze più frequenti si scontrano, poi, con un dato di realtà decisamente più favorevole. Basti pensare che più di metà delle migliaia di agenti che hanno risposto al questionario ammette di non essersi mai trovato alle prese con un contenzioso con la mandante. Una situazione invidiabile, per altri settori.

Le contraddizioni, comunque non mancano. Il timore per un cambiamento radicale della categoria riguarda quasi il 90% degli agenti e il 45% è convinto che si arriverà ad una drastica contrazione della categoria. Poi, però, la maggioranza degli agenti (65%) ammette che il commercio online ha influito poco o niente sulla propria attività. E di fronte alla prospettiva di lavorare per un’azienda internazionale solo il 35% si dichiara interessato. La massima concessione è di poterci eventualmente pensare. Ma senza il minimo entusiasmo.

Così come solo metà del campione potrebbe essere interessato al noleggio a lungo termine per l’auto utilizzata per lavorare. E la percentuale di chi non ci pensa proprio è identica a quella di chi ha una vettura di proprietà: dunque nessun motivo per cambiare. Con la conferma di una percorrenza annuale tra i 30 ed i 60mila km con vetture con una cilindrata concentrata soprattutto tra i 1.500 ed i 2.000.

Un vero plebiscito si registra invece nei giudizi negativi sull’Enasarco e prevale anche lo scetticismo sull’effettiva possibilità di cambiare radicalmente l’ente previdenziale, considerato lontano dagli interessi degli agenti.

Curiosa, infine, la risposta relativa ai temi da approfondire. Esclusi senza appello i rapporti con i colleghi – un atteggiamento che indebolisce la categoria – e scarso l’interesse per il dialogo con le aziende, si sente soprattutto la necessità di maggiori conoscenze in ambito sindacale. Peccato che però, tra le informazioni che si vorrebbe ricevere, quelle sindacali finiscano in coda. Precedute da quelle sui servizi a disposizione.

C’è comunque la consapevolezza che, per affrontare il cambiamento in atto, occorra una maggior informazione sulle prospettive della categoria e su ciò che sta succedendo nel Paese. Perché gli agenti di commercio non sono una componente avulsa dalla realtà.

Fonte ElectoMagazine – Enrico Toselli